iniziò a sembrare irrealizzabile anche in Turchia, avevano deciso di partire alla volta dell’Europa.
“Cosa ti piacerebbe studiare da grande?” aveva chiesto Birvan. “Non ne sono ancora sicura”, era stata la risposta di Annemarijn, “e tu?”. “Mi piacerebbe poter riprendere gli studi in archeologia” aveva risposto Birvan, “mi piace come professione. Il mio sogno sarebbe poter fare l’archeologa in Siria.”
C’era stato un momento di silenzio, poi Annemarijn aveva aggiunto: “Quando ti guardo si capisce che sei una ragazza forte; non sembri una persona che è scappata.” Un breve, timido sorriso. “Devo essere forte,” aveva risposto Birvan, “non vogliamo che le persone ci compatiscano.” “Invece tu cosa vedi quando mi guardi?”, le aveva chiesto Annemarijn. “Quando ti guardo percepisco ottimismo e sicurezza. In quest’isola ho incontrato persone accoglienti e amichevoli e tu sei una di queste.”
Un mese più tardi abbiamo ricevuto una bella notizia dalla pagina Facebook del marito di Birvan: lei e suo marito erano arrivati sani e salvi in Germania. Al momento si trovano in una cittadina vicino a Dortmund e sono in attesa della loro pratica.